Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite. G.K.C.

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Per conoscere qualcosa riguardo all’Insegnamento della Religione Cattolica puoi guardare questo video

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Introduzione

Gentili genitori, anche se il testo che segue è piuttosto lungo, vi invito a leggerlo con attenzione, poiché riguarda importanti aspetti dell’ora di Religione Cattolica (IRC) che i vostri figli frequenteranno. L’idea di rivolgermi a voi all’inizio dell’anno scolastico mi è stata suggerita dall’esperienza, poiché vorrei evitare inutili e sterili polemiche che ogni anno puntualmente si ripresentano, che altro non fanno che minare il sereno svolgimento delle attività didattiche e che possono essere risolte se i genitori sono preventivamente informati su cosa è l’IRC e cosa si svolge durante questa ora.

Che cos’è l’IRC e perché studiarla a scuola

Come dice il nome stesso della disciplina, l’IRC è una materia confessionale (cioè impartita secondo gli insegnamenti della Chiesa Cattolica), tuttavia è laico il modo di insegnarla. Cosa significa ciò? Che può frequentare l’IRC qualsiasi alunno, in maniera indipendente dal suo credo religioso. Infatti, il fine dell’IRC non è quello di formare credenti (come avviene con il catechismo), ma di aiutare gli alunni a conoscere la Religione Cattolica, che è parte integrante del patrimonio storico, artistico e culturale dell’Italia e dell’Europa (cfr. Intesa per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche del 28 giugno 2012 1.1: «l’Insegnamento della Religione Cattolica è impartito, nel rispetto della libertà di coscienza degli alunni, secondo indicazioni didattiche che devono essere conformi alla dottrina della Chiesa e collocarsi nel quadro delle finalità della scuola»).
La religione cristiana ha plasmato la cultura occidentale che diventa difficilmente comprensibile se si è a digiuno dei più elementari contenuti della Religione Cattolica: è possibile pensare la Divina Commedia di Dante o i Promessi Sposi di Manzoni, il Giudizio Universale di Michelangelo o la Vocazione di San Matteo di Caravaggio fuori dal contesto del Cristianesimo? Evidentemente no! Scopo dell’IRC sarà quello di fornire agli studenti tutti gli opportuni strumenti per comprendere la realtà secondo le categorie proprie della Religione Cattolica. L’IRC sarà costantemente legato a tutte le altre discipline, in maniera tale da svilupparsi armonicamente assieme ad esse. In particolare, si lavorerà in stretto rapporto con i docenti dell’area umanistica (lettere, storia e geografia), di quella scientifica (matematica e scienze) e artistica (arte e musica) al fine di mostrare quali contributi culturali abbia apportato il cristianesimo in ogni singola disciplina.
In modo conforme a quanto stabilito dalla Intesa per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche del 28 giugno 2012 4.1, l’IRC «deve essere impartito in conformità alla dottrina della Chiesa da insegnanti riconosciuti idonei dall’autorità ecclesiastica e in possesso di qualificazione professionale adeguata. In tal senso, il sottoscritto, riconosciuto idoneo dalla Diocesi di Roma con decreto Prot SC/2011/18/ROSE, è in possesso della Licenza in Sacra Teologia (5+2 anni di studio universitario) conseguita presso la Pontificia Università Lateranense.

La scelta di avvalersi o meno dell’IRC

La scelta di avvalersi o meno dell’IRC è effettuata all’atto di iscrizione ed è valida per tutto l’anno scolastico: non è possibile richiedere di modificare la scelta in corso d’anno, sia per motivi organizzativi, sia per rispetto del lavoro dell’insegnante che ha avviato un lavoro per ogni singolo alunno. Ogni eventuale cambio rispetto alla scelta di avvalersi o non avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica è possibile solo dal 7 al 31 gennaio per l’anno scolastico successivo (cfr. Intesa per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche del 28 giugno 2012 2.1b: «la scelta operata su richiesta dell’autorità scolastica all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso nei casi in cui è prevista l’iscrizione d’ufficio, fermo restando, anche nelle modalità di applicazione, il diritto di scegliere ogni anno se avvalersi o non avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica»).
È assolutamente errato parlare di “esonero”: si viene esonerati da una materia impartita in maniera obbligatoria (ad esempio da Scienza Motorie e Sportive per motivi di salute debitamente certificati). Per quanto riguarda l’IRC si parla di “avvalentesi” e “non avvalentesi” in quanto è la famiglia che sceglie, appunto, se avvalersi o meno di tale insegnamento. Una volta scelto di avvalersi, l’IRC diventa una materia curricolare come tutte le altre, con pari dignità educativa e culturale. L’insegnante di Religione Cattolica ha tutti i diritti e i doveri degli altri insegnanti e, essendo parte integrante del Consiglio di Classe, concorre alla fine dell’anno alla promozione o alla non promozione degli alunni che si avvalgono di tale materia.

Rapporti con l’insegnante

La collaborazione dei genitori con l’insegnante è un elemento indispensabile per la buona riuscita delle attività didattiche. Al fine di impostare i rapporti nella forma più corretta possibile, ogni volta che si presenta un dubbio, una perplessità, una richiesta di chiarimento, sarà necessario contattare il sottoscritto per richiedere un colloquio.
Risulta ad esempio del tutto sgradevole e scorretto che, per banali incomprensioni, del tutto risolvibili tramite colloquio, si faccia richiesta di parlare con la preside, la quale, giustamente, per il ruolo che ricopre, non è tenuta a sapere ciò che accade in classe per quanto riguarda la didattica.
Risulta anche poco piacevole che questioni personali vengano trattate su social network come Whatsapp o simili o che, per le stesse, si mandino avanti i rappresentanti di Classe i quali, come dice il nome stesso, rappresentano gli interessi generali della classe e non sono i portavoce dei singoli genitori.
Pertanto, poiché è compito degli insegnanti aiutare gli alunni nella loro crescita e affiancare i genitori nel loro primario diritto educativo, le signorie vostre sono caldamente invitate a istaurare un clima sereno e collaborativo evitando contrapposizioni e proteste che, rivelandosi spesso pretestuose e infondate, si ripercuotono negativamente prima di tutto sugli alunni.

Il materiale che occorre per svolgere l’IRC

Il libro di testo (il cui costo si aggira attorno ai 18 euro) è sostituito dal materiale cartaceo che gli alunni dovranno di volta in volta scaricare, stampare e incollare sul quaderno di Religione Cattolica (un quaderno grande a righe che dovrà essere conservato per tutti e tre gli anni). Chi è in possesso di una stampante potrà stampare il materiale a casa. Chi invece non è provvisto di stampante dovrà recarsi in una fotocopisteria col file da stampare salvato su una chiavetta. Le fotocopie possono essere tranquillamente stampate in bianco e nero. La spesa massima in un anno per questo tipo di lavoro è di 3 euro.
Le fotocopie in formato digitale saranno disponibili sul mio sito internet (www.nicolarosetti.it) e gli alunni saranno avvisati ogni volta attraverso il Registro Elettronico.

Utilizzo del cellulare per finalità didattiche

Per quanto riguarda l’eventuale utilizzo del cellulare in classe per ricerche didattiche è importante ricordare che
– Il cellulare non verrà utilizzato durante tutte le lezioni
– L’uso del cellulare è consentito solo ed esclusivamente su richiesta dell’insegnante
– Il telefono deve essere appoggiato al tavolo, come se si stesse utilizzando un tablet o un pc
– Gli alunni che faranno uso scorretto del cellulare, verranno segnalati sul registro di classe e, se in seguito persisteranno, potranno anche essere sospesi per un giorno dalle lezioni
– Il cellulare dovrà essere tassativamente spento quando richiesto dal docente

IRC e visite didattiche

Ogni anno saranno almeno due le uscite che riguarderanno lezioni svolte in classe. Infatti, in termini generali, ogni uscita sarà preceduta da alcune lezioni introduttive e agli alunni sarà chiesto di essere le guide turistiche di se stessi, alla luce di quanto appreso in classe. Ecco indicativamente i luoghi che visiteremo durante i tre anni:
Prima media: San Clemente e Oratorio di San Silvestro / San Giovanni in Laterano, Battistero Lateranense, Santa Croce in Gerusalemme
Seconda media: Santa Maria Maggiore e Santa Prassede / Santa Maria del Popolo, San Giacomo in Augusta, Palazzo Chigi, Montecitorio, Nome di Gesù, Collegio Romano, Sant’Ignazio, Biblioteca Casanatense, Sant’Ivo alla Sapienza, Palazzo Madama, San Luigi dei Francesi, Sant’Agostino. Durante questa visita vedremo sei opere di Caravaggio esposte al pubblico / visita alla Parrocchia Ortodossa del quartiere
Terza media: Sinagoga e Ghetto / San Pietro / visita alla Moschea del quartiere

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1) All’uscita da casa assicurarsi che le condizioni meteo siano buone. In caso contrario dotarsi di un ombrellino.
2)Poiché l’uscita durerà per tutte le sei ore scolastiche non portare alcun libro, salvo diversa indicazione.
3) Portare 2 biglietti o abbonamento Atac. Una volta timbrato il biglietto piegarlo in due (per non confonderlo col biglietto del ritorno) e tenerlo fino all’uscita della metro in maniera tale da poter dimostrare di aver pagato in un eventuale controllo.
4) Mettere scarpe comode.
5) Portare 2 merende, come nei normali giorni di scuola.
6) Non utilizzare nella maniera più assoluta il cellulare dall’inizio alla fine dell’uscita.
7) Non allontanarsi mai dal gruppo classe e camminare in fila per due, facendo sempre riferimento ai propri insegnanti.
8) Prestare massima attenzione quando si cammina, accelerando il passo quando si attraversa sulle strisce pedonali.
9) In attesa che arrivi la metro stare a debita distanza dai binari.
All’arrivo della metro non mettersi davanti alla porta, ma facilitare prima l’uscita di eventuali passeggeri.
10) In metro è obbligatorio stare seduti. Cedere il posto solo a una persona anziana, a una donna incinta o a un disabile.
11) In metro parlare a bassa voce per non dare fastidio agli altri passeggeri.
12) In metro prestare massima attenzione alle proprie cose di valore come portafoglio e cellulare a causa della possibile presenza di borseggiatori.
13) Appena usciti dai vagoni della metro dirigersi verso il muro e consentire agli insegnanti di verificare la presenza di tutti gli alunni.
14) Non dare confidenza a estranei o a persone intenzionate a vendere gadget.
15) Durante le spiegazioni prestare la massima attenzione e fare le domande solo alla fine.
16) Non chiedere ogni minuto «Quando si arriva?», «Quando si fa merenda?», ecc. ma vivere il momento con serenità e tranquillità: tutte le notizie vi saranno fornite dagli insegnanti.
17) Non prendere nessuna iniziativa personale e evitare ogni atteggiamento che possa essere pericoloso per se stessi e per gli altri, come ad esempio spingere, strattonare, fare lo sgambetto, fare cori da stadio, saltare sulle scale mobili, fare scherzi sciocchi, importunare le altre persone, ecc.
18) Per motivi di sicurezza eseguire immediatamente quanto richiesto dagli insegnanti.
19) Nei luoghi visitati non toccare nulla.
20) Lasciare puliti (non gettare carte a terra) e ordinati (rimettere a posto una sedia se la si è utilizzata) i luoghi in cui si staziona.
21) Portare qualche euro per qualsiasi evenienza.
22) Se un alunno si sente male in metro o in qualsiasi altro luogo, avvisare immediatamente gli insegnanti e lasciare loro il modo di intervenire, non creando capannelli attorno all’interessato.
23) Indossare un abbigliamento adeguato alla visita di musei, biblioteche, palazzi istituzionali o chiese.
24) Ogni comportamento inadeguato sarà immediatamente messo in evidenza con nota disciplinare sul Registro Elettronico.

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